Piccolo
portoricano
Ben integrato, quasi newyorkese
Nel mio building tutto di vetro e acciaio
Faccio il mio job, una pista di coca e un caffé
Bambina
afghana
Dall'altra parte del mondo
Mai sentito parlare di Manhattan
Per me ogni giorno miseria e guerra
Due stranieri
agli antipodi, cosi' differenti
Due sconosciuti, due anonimi, eppure
Polverizzati sull'altare
Della violenza eterna
Un settequattrosette
E' esploso nelle mie finestre
Il mio cielo e' diventato temporale
Quando le bombe hanno raso al suolo il mio villaggio
Due stranieri
agli antipodi, cosi' differenti
Due sconosciuti, due anonimi, eppure
Polverizzati sull'altare
Della violenza eterna
So long!
Addio, mio sogno americano
Non saro' mai piu' schiava dei cani
T'imponevano l'islam dei tiranni
Ma quelli avranno mai letto il Corano?
Sono tornato
polvere
Non saro' padrone dell'universo
Questo paese che amavo tanto
Sara' allora un colosso d'argilla?
Gli dei,
le religioni
Le guerre di civilta'
Le armi, le bandiere, le patrie, le nazioni
Ci renderanno sempre carne da cannone
Due stranieri
agli antipodi, cosi' differenti
Due sconosciuti, due anonimi, eppure
Polverizzati sull'altare
Della violenza eterna
Due stranieri
agli antipodi, cosi' differenti
Due sconosciuti, due anonimi, eppure
Polverizzati sull'altare
Della violenza eterna.
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Trad de Riccardo Venturi
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